Kasper Schmeichel, Wes Morgan, Danny Drinkwater, Riyad Mahrez, Ngolo Kantè, Jamie Vardy e Claudio Ranieri: sono questi i “Fantastici 7”, ossia i sette nomi più conosciuti della tanto trionfale quanto inaspettata vittoria della English Premier League da parte del Leicester City FC.
Pochi sanno però chi e cosa si nasconde dietro questo grande successo. Per capire dove affonda le radici questa vittoria bisogna sicuramente partire dalla stagione 2013/2104 quando, sotto la guida di Coach Nigel Pearson, le “Foxes” (questo il simpatico soprannome della mitica squadra delle Midlands) si aggiudicarono il titolo di Championship, la seconda divisione inglese, e firmarono così il loro ritorno nella massima serie. Anche quella annata sportiva fu a suo modo storica, perché la squadra riuscì a rimanere in testa da sola sin dalla 22° giornata, conquistando 102 punti complessivi e 31 vittorie, oltre ad avere il miglior attacco. Questi risultati incredibili furono sicuramente frutto del grande lavoro svolto da Pearson e dal suo staff, in cui era stato inserito proprio al principio di quella fantastica cavalcata anche Ken Way, uno psicologo della performance (sportiva e non) che attualmente allena a livello mentale tutti i giocatori del Leicester City FC dalla prima squadra fino alla squadra Under 21 (Primavera), lavorando su aspetti come la fiducia in sé stessi, la autostima, la attenzione, le credenze, la concentrazione, la tenacia e la resilienza. Ha lavorato anche per altre squadre della Premier League e per tre squadre internazionali in altri sport, oltre ad essere stato recentemente invitato a formare alcuni allenatori della prestigiosa Università di Harvard in merito agli aspetti psicologici che influenzano la attività agonistica. Egli ha infine anche scritto un libro riguardante la Psicologia dello Sport dal titolo “Mental Mastery”, pubblicato nel Gennaio del 2011.
Ritornando però alla cronistoria dei successi recenti della squadra di Leicester, la stagione 2014/2015 segnò un ritorno in Premier League particolarmente difficile, dato che, nonostante un buon avvio, chiuse il girone di andata ultima in classifica con soli 13 punti conquistati e a 8 partite dal termine della competizione si trovava a -7 punti dalla salvezza. Da quel momento però il team di Pearson infilò una serie di risultati utili tra cui 6 vittorie consecutive e un pareggio che portarono le “Foxes” a poter festeggiare la permanenza nella massima serie addirittura con una giornata di anticipo: un altro piccolo miracolo sportivo compiuto dalla squadra delle Midlands. Il 13 luglio 2015 venne ufficializzato il contratto con il nuovo tecnico, Claudio Ranieri.
Questo fu un passo importante perché Ranieri, quando iniziò la sua lunga e gloriosa carriera da allenatore alla Vigor Lamezia nella stagione 1986-1987, si dimostrò subito un innovatore: “Portò la marcatura a zona, modo di giocare allora ancora poco praticato e soprattutto usava molto la psicologia dello sport” come riporta Fabio Fraschetti, giocatore importantissimo di quella prima squadra allenata da Ranieri. La squadra partì quindi avendo come principale obiettivo una stagione in cui si riuscisse a raggiungere la salvezza con qualche giornata di anticipo, ma sin dal principio le cose si misero bene per i ragazzi di Ranieri che, alla fine del girone di andata, occupavano il primo posto in classifica, in coabitazione con il tanto blasonato Arsenal FC di Arsène Wenger. Il girone di ritorno fu, se possibile, ancora più trionfale, visto che le “Foxes” dopo aver ottenuto vittorie tanto importanti quanto prestigiose sui campi di Manchester City e Tottenham, coronarono il sogno del titolo grazie al pareggio ottenuto sul difficile campo del Manchester United e allo stesso risultato di parità ottenuto dal Chelsea contro il Tottenham. Il trionfo nella English Premier League è stato così davvero il finale perfetto di una stagione incredibile, completata anche da diversi record, come il maggior numero di vittorie complessive (21), il maggior numero di vittorie in trasferta (11), il maggior numero di vittorie consecutive in trasferta (4 vittorie), la miglior serie positiva in trasferta (9 risultati utili), il minor numero di sconfitte complessive (3 sconfitte) e il minor numero di sconfitte casalinghe (1 sconfitta Leicester-Arsenal 2-5).
Durante questa fantastica annata molte persone si sono chieste come questa piccola squadra sia riuscita a sopportare tutte le pressioni derivanti da una situazione così stressante e ad incrementare addirittura il proprio vantaggio in classifica, giungendo così alla affermazione finale. Lo psicologo del team, Ken Way, sostiene che “Questo cambio di rotta iniziò alla fine della scorsa stagione, con una striscia di sette vittorie consecutive che permise al club di ottenere la permanenza nella massima serie. Questo è il testamento di quanto potere abbia riuscire a credere in sé stessi e anche di quanto questa credenza possa essere rafforzata nei momenti positivi di una stagione. Se non fosse così, come potrebbe un club che circa un anno fa è stato così vicino alla retrocessione, vincere una sfida per il titolo così lunga con una squadra composta praticamente dagli stessi elementi?”
Il Dott. Way aggiunge inoltre che “La gente pensa che qualcosa di improvvisamente stressante scatti e si attivi nella testa dei giocatori, ma è un processo molto più organico di quanto si pensi. E’ successo per qualche mese durante la corsa alla vittoria della Premiership sotto la guida di Nigel Pearson. Anche evitare la retrocessione della scorsa stagione è stato logorante, ma combattere per il titolo è stato molto meno snervante e lo stesso approccio è valso anche per lo staff. Infatti, quando abbiamo vinto per 3-1 in trasferta contro il Manchester City, stavamo ridendo gli uni con agli altri, chiedendoci che cosa avrebbe potuto realmente accadere in questa stagione. A riprova di questo posso dire che al principio di questo mese non ero un uomo molto impegnato e mi sono potuto anche permettere una piccola vacanza”. Sappiamo però che egli è uno psicologo e in quanto tale sa bene come sia importante non assumersi pubblicamente troppi meriti per non svalutare la portata della impresa svolta dai giocatori e dal resto dello staff . “I festeggiamenti a casa di Vardy una volta che il titolo è stato vinto – continua lo psicologo inglese – hanno dato una panoramica del legame che esiste nella squadra. Questo per noi non è niente di nuovo.” Way aggiunge ancora che “Ci sono due psicologi al club: uno sono io e l’altro è Claudio (Ranieri ndr). Il modo in cui ha parlato ai giocatori è stato esattamente lo stesso in cui ha interagito con i media. Il punto focale risiede nel porre la attenzione sul processo e sulla prestazione, non sul risultato”. Way crede inoltre che anche Pearson abbia avuto un grande merito per aver amalgamato la squadra e ciò ha promosso una cultura in cui i giocatori sono stati sempre responsabili delle proprie azioni. Tutto questo è servito a rafforzare il grande lavoro svolto in questa stagione per raggiungere una forza mentale incredibile, sotto forma di spirito di squadra, che si è trasformata poi in capacità di continuare a vincere sotto pressione.
Grazie a un lavoro meticoloso e molto professionale svolto su questi aspetti psicologici è stato possibile raggiungere un incredibile traguardo: la squadra della tredicesima città del Regno Unito per grandezza geografica e popolazione, con un allenatore che non aveva mai vinto un campionato di una massima serie europea, con giocatori spesso scartati dai top-team inglesi perché ritenuti non alla altezza di giocare una intera stagione a livelli di vertice e di competere per la vittoria del titolo, alzerà al cielo il prossimo 15 maggio il trofeo della English Premier League.
Fonti: Fox Sports – B.B.C. – DailyMail – The Irish Times.
Dott. Davide Ghilardi