Un ‘fardello’ pesante che, al minimo errore, ritorna. Sempre. Quasi fosse una condanna. Una stagione difficile, quella passata, per Gareth Bale. Tra risultati che non sono arrivati, problemi fisici e fischi che il Santiago Bernabeu in più occasioni gli ha riservato. Finita qui? Macché! Dopo la sconfitta contro il Barcellona dello scorso marzo, i tifosi del Real Madrid gli hanno perfino preso a calci la macchina.
Beh, riparare la carrozzeria non deve esser stato un problema! Ma la situazione andava peggiorando: presunti litigi con i compagni, critiche dai media. L’incipit? Sempre lo stesso. ‘Se sei stato pagato 100 milioni non puoi giocare così’. Da gennaio per Bale è iniziato una sorta di incubo. Da quella sfida contro l’Espanyol quando ha scelto di tirare invece che servire Cristiano Ronaldo pronto a segnare, non gli è stato più perdonato nulla.
Sconforto, delusione, rabbia. E l’incubo di quella dannata cifra che pende sopra la sua testa. Gareth era in difficoltà e – rivela il Daily Mail – ha deciso di rivolgersi ad uno psicologo, Jamie Edwards. Inglese, ex giocatore di basket, famoso per assistere gli sportivi. Oltre a Bale, infatti, Edwars si è occupato anche di Luke Shaw e Joe Hart. Lo ha aiutato – rivela il tabloid – a ridurre l’ansia, a porsi obiettivi solo a breve termine e ad affrontare ogni tipo di problema. E a giudicare dall’inizio di stagione di Bale (due gol e quattro assist nelle prime due partite) la terapia sembra esser funzionata. E, magari, ora l’ombra dei 100 milioni è un po’ meno inquietante.
Di Lorenzo Buconi