Silenzio, in tribuna i genitori e i parenti non possono parlare e discutere quando i bambini giocano su un campo da calcio. Soltanto applausi e parole di incoraggiamento, il resto sarà bannato. Questo è il “Respect Silent Weekend” introdotto dalla English Football Association e rivolto ai genitori che assistono dalle tribune alle partite dei ragazzini dai 10 fino ai 16 anni. Sono stati distribuiti dei volantini dal titolo eloquente “Code of conduct” (vedere a fine articolo): all’interno quel che è giusto o sbagliato dire e fare durante le gare. Un codice per genitori e spettatori ma anche per allenatori, i quali possono comunicare con i propri giocatori soltanto a inizio, metà e fine gara. E’ permesso utilizzare espressioni incoraggianti e positive, senza mai discutere le decisioni arbitrali. Questa iniziativa nasce per contrastare il preoccupante aumento del numero di risse sui campi da calcio in cui i primi a rimetterci, e forse gli unici, sono proprio i bambini. (Repubblica 15/03/2016) Questo è l’articolo di “Repubblica” del 15 Marzo 2016 nel quale si evidenzia la necessità di contrastare gli episodi di violenza che vedono coinvolti gli spettatori durante le partite di calcio giovanile. Per questo motivo è nata l’iniziativa “Respect Silent Weekend” in cui si propone ai genitori un codice di comportamento da adottare durante lo svolgimento della partite. Questo risulta essere molto utile sia per loro stessi ma soprattutto per i loro figli, i quali mentre giocano riescono ad esprimersi al meglio senza subire pressioni nocive. Questi comportamenti violenti da parte dei genitori nelle partite giovanili non si sviluppano solo nel calcio ma anche in tanti altri sport di squadra come pallacanestro, pallavolo e rugby. Risulta importante perciò sviluppare programmi di prevenzione per il benessere collettivo. Allo stesso modo questi episodi negativi non avvengono solo in Inghilterra, ma anche in Italia e nel resto d’Europa. In particolare nel nostro Paese c’è ancora molto lavoro da fare in questo campo, mentre nei Paesi Anglosassoni tali iniziative vengono già sperimentate con successo.
Prendiamo perciò esempio dagli Inglesi, iniziamo a proporre queste iniziative anche in Italia, così che i nostri figli possano fare sport serenamente e divertendosi, riportando lo sport ad essere una agenzia educativa. Noi come Psicologi dello Sport siamo pronti a raccogliere la sfida. Per chiunque fosse interessato, ci contatti perchè insieme potremo coordinare un intervento nella Vostra realtà sportiva.
“Code of conduct”
Cose da fare
- Rimanere in silenzio durante la partita
- Comunicare con i giocatori solo se strettamente necessario
- Restare all’interno dell’aerea riservata per l’allenatore
- Utilizzare il tempo prima della partita e tra i due tempi per fornire istruzioni a propri giocatori
- Lasciare che i giocatori comunichino positivamente tra loro
Genitori/Spettatori:
- Rimanere in silenzio durante la partita
- Rimanere dietro le barriere di sicurezza e applaudire calorosamente
Cose da non fare
- Non camminare nervosamente lungo la linea di bordo campo
- Non commentare le decisioni arbitrali
- Non dare istruzioni ai giocatori e commentare criticamente la partita
Genitori/Spettatori:
- Non comunicare con allenatori, giocatori durante la partita
- Non dare ai giocatori, allenatori istruzioni durante la partita
- Non tifare esageratamente (gli applausi sono i benvenuti)
- Non discutere animatamente all’esterno del campo
https://www.repubblica.it/rubriche/la-storia/2016/03/15/news/inghilterra_rispetto_silenzio-135528511/
https://www.bbc.com/sport/football/26466402
https://www.thesun.co.uk/sol/homepage/sport/football/6986047/Parents-banned-from-shouting-at-kids-football-matches-in-bid-to-halt-worrying-rise-in-grassroots-violence.html
A cura di: Staff – C.I.S.S.P.A.T. LAB – Psicologi dello Sport