La tecnica di visualizzazione è un potentissimo strumento di mental training perché la mente non è in grado di differenziare un’esperienza realmente vissuta rispetto ad una immaginata vividamente nei dettagli. Le immagini create nella nostra mente vengono percepite dalla stessa area corticale che elabora le immagini esterne, generando le stesse reazioni psicofisiche. Il cervello è un organo estremamente plastico e in continua modificazione. La visualizzazione permette di sfruttare questa neuro plasticità. Durante l’allenamento fisico si creano e rafforzano le sinapsi dell’area cerebrale del movimento, ma anche semplicemente immaginando di svolgere il gesto tecnico è possibile avere un effetto, poiché è stata dimostrata un’area di sovrapposizione tra gli effetti dell’allenamento fisico e quello mentale. Inoltre, attraverso l’imagery, è possibile associare al gesto tecnico uno stato di calma e rilassamento, predittivo di maggior controllo e dunque di miglior risultato.
È una tecnica ormai largamente diffusa in diversi sport. In particolare gli sciatori prima di cominciare la gara ripercorrono l’intero percorso mentalmente, visualizzando se stessi mentre svolgono i gesti tecnici in maniera ottimale, e questo rende più probabile un risultato migliore.
Ne è un esempio Sofia Goggia, argento nel SuperG di Are, che dichiara: “Lunedì me l’ero già studiato tutto questo superG. Ho fatto una prima prova di discesa giusto per guardare un po’ come era la neve, ma molto con calma, senza spingere, ma chiaramente la testa era già proiettata sul superG. Poi gli allenatori hanno fatto la ricognizione con il video, alle 15 ce l’hanno mandata e da lì è partita la ‘rumba’. L’ho fatto tantissime volte nella mia testa. Anche sul tapis-roulant nei primi dieci minuti di corsettina a otto chilometri orari, avevo il telefono con il video della ricognizione velocizzata che continuava a partire”.
Ma è una tecnica utilizzata da nuotatori prima di partire, dai tiratori con l’arco prima del tiro, da calciatori o rugbisti prima dei calci di punizione e così via.
Anche il grande tennista Rafael Nadal ha dichiarato “Inizio a pensare ad una partita importante dalla notte prima. Immagino i punti che farò il giorno seguente”. Come possiamo notare da queste parole, la visualizzazione è uno degli aspetti più importanti nella preparazione di una partita.
Ma lo può essere anche dopo un allenamento. Quando torni a casa, molti dei concetti allenati con il coach rischiano di essere rapidamente perduti dalla memoria. La memoria visiva può ricoprire un ruolo fondamentale, infatti qui, le lezioni possono essere ripetute quante volte vuoi e far sì che rimangano impresse nella tua mente.
Lo staff del C.I.S.S.P.A.T. Lab ha sviluppato dei protocolli specifici sulla preparazione mentale della gara, delle 24 ore precedenti alla gara e sugli attimi che precedono l’esecuzione del gesto tecnico, legati al visualizzare l’atto e alla capacità di richiamare uno stato ottimale prima di essere compiuto.
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A cura di Dott.ssa Perez Roldan Agustina
Sitografia e Bibliografia
www.tennisworldusa.org
Miller, Schalk, Fetz, den Nijs, Ojemann, Rao, (2010). Cortical activity during motor execution, motor imagery, and imagery-based online feedback. In PNAS.