Psicologi dello Sport in Alta Quota
Inizia la sperimentazione e la rilevazione di atleti sciatori di alto livello da parte del gruppo di ricerca e sviluppo promosso dal CISSPAT LAB.
Abbiamo inviato il nostro collaboratore Appierto Andrea, Psicologo e Allenatore di Sci, sul Ghiacciaio della Val Senales in Alto Adige, creando un collegamento diretto tra la sede centrale di elaborazione dei dati, il CISSPAT LAB e le piste.
Stiamo studiando le relazioni tra le Abilità cognitive e la Performance.
Cosa sono le abilità cognitive?
Le abilità cognitive comprendono tutti i processi attraverso i quali un individuo percepisce, registra, mantiene, recupera, manipola, usa ed esprime informazioni che sono coinvolte in qualsiasi compito affrontiamo, dal più semplice al più complesso.
Di seguito vi elenchiamo alcune delle abilità cognitive di base:
- Le funzioni esecutive. Sono dei processi cognitivi superiori che supervisionano, dirigono e controllano le funzioni di base (percezione, controllo motorio, linguaggio, ecc.) nella guida del comportamento/skills specifica diretto al compito.
- La percezione si riferisce ai modi con cui l’informazione viene acquisita dall’ambiente attraverso gli organi di senso (la vista, il tatto, l’udito, ecc.).
- Il riconoscimento è la capacità di categorizzare un oggetto.
- L’attenzione è quella funzione che permette all’individuo di filtrare ed elaborare le informazioni o input provenienti dall’ambiente esterno.
- Le memorie (memoria lungo termine, memoria di lavoro, ecc..).
- Le abilità motorie, ossia la capacità di muovere i muscoli e il corpo e l’abilità di manipolare gli oggetti.
Lo sci alpino
Lo sci alpino viene definito come “sport di destrezza, a prevalente impegno muscolare, con attività metabolica di tipo anaerobico misto, con prevalenza dell’aspetto anaerobico (alattacido e lattacido) sull’aspetto aerobico”(Cotelli & Cotelli, 2002). Lo sciatore deve essere abile, coordinato, sensibile, capace di adattarsi a improvvisi cambi di situazione. Inoltre, deve possedere buone qualità neuromuscolari: deve reclutare, infatti, rapidamente la forza e contrarre massimamente la muscolatura degli arti inferiori e ripeterla per tante volte quante sono le porte del tracciato. L’impegno muscolare dello sciatore utilizza il metabolismo anaerobico lattacido e alattacido in modo massiccio. Ciò vuol dire che ad ogni variazione repentina del gesto motorio, sfrutta il meccanismo alattacido (genera tanta potenza per pochissimo tempo, ma senza produzione di acido lattico), mentre quando deve ripetere ciclicamente il gesto motorio usa il meccanismo lattacido (genera meno potenza del metabolismo alattacido, ma può lavorare per più tempo con la produzione, però, di quantità variabili di acido lattico). L’aspetto aerobico, è importante per il miglioramento delle capacità cardiocircolatorie e respiratorie, a sostegno degli allenamenti protratti nel tempo e del recupero della fatica.
Questo breve excursus permette di comprendere quali siano le caratteristiche principali della disciplina. Oltre all’aspetto prettamente fisico c’è un coinvolgimento delle abilità mentali, che progressivamente decadono durante la discesa per via della stanchezza.
Per eseguire una discesa efficace lo sciatore deve saper discriminare la traiettoria migliore ad alta velocità, ricordarsi i punti strategici della pista o del tracciato, non solo prima ma anche durante la discesa e mantenere alta l’attenzione fino alla fine del percorso.
Tutti questi requisiti coinvolgono inevitabilmente le funzioni cognitive tra cui i processi visuo-spaziali, la memoria di lavoro, la presa di decisione e l’attenzione.
Ricerca
Considerate le componenti che un allenamento di sci richiede, abbiamo deciso di somministrare ad una squadra di agonisti di sci alpino, composta da 7 atleti, dei test neuropsicologici prima e dopo l’allenamento.
Nello specifico, abbiamo utilizzato i seguenti test:
SFT- Sniper Faster Test (valutazione decision making-stile attentivo)
MRT- Mental Rotation Test (valutazione abilità visuo-spaziali)
I test sono stati somministrati la sera prima dell’allenamento in un setting tranquillo, a riposo, e appena terminato l’allenamento, condotto in ghiacciaio ad alta quota.
L’ipotesi era che i risultati tra le due misurazioni sarebbero stati differenti, con possibilità di punteggi più alti conseguiti dopo l’allenamento, per un arousal (stato di attivazione) dovuto alle richieste della performance.
Staff Cisspat Lab
Dott. Andrea Appierto
Dott.ssa Agustina Perez Roldan
Dott.ssa Maristella Maran
Dott.ssa Valeria Soffiato
Dott. Alessandro Bargnani